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venerdì 21 marzo 2025
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Corso di storia della musica: Weill 1900
Kurt Weill 1900
Kurt Weill (1900-1950) – Il Compositore tra Avanguardia e Teatro Musicale
Kurt Weill è stato un compositore tedesco naturalizzato statunitense, noto per la sua fusione di musica classica, jazz e teatro. Ha lavorato a stretto contatto con il drammaturgo Bertolt Brecht, creando capolavori come "L'opera da tre soldi" (Die Dreigroschenoper) e "Ascesa e caduta della città di Mahagonny". Dopo l’ascesa del nazismo, emigrò negli Stati Uniti, dove si reinventò come compositore di musical di Broadway. Kurt Weill nacque il 2 marzo 1900 a Dessau, in Germania, in una famiglia ebrea. Fin da giovane mostrò talento musicale e studiò al Conservatorio di Berlino, dove fu allievo di Ferruccio Busoni, noto per il suo approccio innovativo alla composizione. Negli anni '20 si immerse nella vivace scena culturale berlinese, avvicinandosi alla musica d'avanguardia e al movimento dell’Espressionismo tedesco. Il suo stile unì elementi della musica colta con il jazz, il cabaret e la musica popolare, creando un linguaggio sonoro unico e immediato. Nel 1927 iniziò la sua celebre collaborazione con Bertolt Brecht, con cui condivideva un interesse per il teatro politico e satirico.
Le opere principali
1. L’opera da tre soldi (1928) – Il Successo Mondiale
Basata sull’"Opera del mendicante" di John Gay (1728), questa satira feroce sulla società capitalista berlinese fu un successo straordinario.
Brani celebri:
"Mack the Knife" (Die Moritat von Mackie Messer) – Una delle canzoni più famose del XX secolo, interpretata da artisti come Louis Armstrong e Frank Sinatra.
"Pirate Jenny" – Un intenso monologo musicale cantato da una serva sognante di vendetta.
"Ballata della vivandiera" – Un altro esempio dello stile diretto e teatrale di Weill.
Caratteristiche:
Uso di melodie orecchiabili e ritmi sincopati ispirati al jazz.
Strumentazione essenziale e orchestrazione con strumenti da banda e cabaret.
Testi provocatori e satirici che mettono in luce le ipocrisie sociali.
Impatto: L’opera da tre soldi è ancora oggi una delle opere musicali più rappresentate e influenti.
2. Ascesa e caduta della città di Mahagonny (1930) – La Critica al Capitalismo
Un'opera teatrale in cui Weill e Brecht dipingono una città immaginaria fondata sul denaro e sul piacere sfrenato, destinata inevitabilmente al collasso.
Brani celebri:
"Alabama Song" – Resa famosa dai The Doors e David Bowie.
"Oh, moon of Alabama" – Un lamento decadente sulla perdita dell’innocenza.
Caratteristiche:
Forte satira sociale e politica.
Uso innovativo della musica popolare e del jazz per un'opera lirica.
Struttura episodica che riflette il teatro epico di Brecht.
L’opera fu censurata dai nazisti nel 1933 e Weill fu costretto a lasciare la Germania.
3. Settimana di tre soldi (1933) – La Fuga dalla Germania
Dopo la presa del potere da parte di Hitler, Weill, ebreo e apertamente critico del regime, si rifugiò prima a Parigi e poi negli Stati Uniti. Qui cambiò completamente il suo stile, adattandosi al mondo di Broadway.
Tra i suoi primi lavori in America ci fu "Knickerbocker Holiday" (1938), con il celebre brano "September Song", diventato un classico della musica americana.
4. I Musical di Broadway
Negli Stati Uniti Weill si reinventò come compositore di musical, collaborando con scrittori come Maxwell Anderson e Ogden Nash.
Opere principali:
"Lady in the Dark" (1941) – Musical psicologico con elementi di jazz e swing.
"Street Scene" (1947) – Un'opera americana con influenze da Gershwin e dal teatro europeo.
"Lost in the Stars" (1949) – Musical drammatico sulla segregazione razziale, basato su Cry, the Beloved Country.
Weill in America: La sua musica divenne più melodica e cinematografica, pur mantenendo l’attenzione ai temi sociali e politici.
Stile musicale e innovazioni
Elementi distintivi del suo stile:
Influenza del jazz e del cabaret – Uso di ritmi sincopati e armonie blues.
Semplicità melodica – Creazione di melodie memorabili e dirette.
Musica come strumento politico – Composizioni pensate per trasmettere messaggi sociali.
Uso della voce parlata – Tecnica che mescola canto e recitazione.
Weill riuscì a fondere teatro epico e musica popolare, creando un linguaggio accessibile ma di grande impatto emotivo.
Declino e morte
Kurt Weill morì prematuramente il 3 aprile 1950 a New York, per un attacco di cuore. Aveva solo 50 anni, ma aveva lasciato un'eredità musicale straordinaria.
La sua musica continua a essere eseguita in tutto il mondo, sia nelle sale da concerto che nei teatri, con canzoni che hanno attraversato generazioni e generi musicali.
Eredità e influenza
Weill è considerato uno dei pionieri del teatro musicale moderno e un innovatore che ha influenzato artisti come Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Tom Waits.
Il suo impatto sulla musica popolare:
"Mack the Knife" è stato interpretato da centinaia di artisti, da Ella Fitzgerald a Robbie Williams.
"Alabama Song" è diventata un inno rock grazie ai The Doors.
Il suo stile ha ispirato i musical impegnati di Broadway, come Cabaret e Chicago.
Curiosità
Era sposato con Lotte Lenya, una delle interpreti più celebri delle sue opere. Nei suoi ultimi anni fu attivo nei circoli di Hollywood e Broadway, ma rimase sempre un outsider. La sua musica fu spesso censurata dai nazisti per il suo contenuto sovversivo. Kurt Weill ha saputo unire arte, politica e spettacolo, creando una musica che rimane attuale e vibrante ancora oggi.
1929 - Moritat vom Mackie-Messer [di Kurt Weill \ Bertolt Brecht]
https://youtu.be/_QXJ3OXWaOY?si=9xK2uxh1Fm5N1YRj
Corso di storia della musica: 'O Sole Mio 1898
'O Sole Mio 1898

"'O Sole Mio" è una delle canzoni più famose e iconiche della musica napoletana, scritta nel 1898 da Eduardo Di Capua su musica di Alfredo Mazzucchi e con il testo di Giovanni Capurro. Questo brano è diventato un simbolo della tradizione musicale napoletana e ha conquistato popolarità a livello mondiale.
La canzone esprime un amore romantico e appassionato per il sole, usando l'immagine del sole come metafora per descrivere la bellezza e la luminosità dell'amore. Il testo esprime sentimenti di gioia, passione e ammirazione per la bellezza naturale.
"'O Sole Mio" è stata reinterpretata in molte lingue e stili musicali diversi ed è stata incisa da numerosi artisti di fama internazionale. La sua melodia orecchiabile e il suo testo emotivo hanno contribuito a renderla una delle canzoni più riconoscibili e amate nel panorama della musica popolare italiana, diventando un classico intramontabile e una delle rappresentazioni più emblematiche della tradizione musicale partenopea.
https://youtu.be/OIjyLOUfR0A?si=6351eKiDyB0gRya5
Corso di storia della musica: Gershwin 1898
George Gershwin 1898

1924 - Rhapsody in blue [di George Gershwin]
https://youtu.be/VGvuUOtHGkk?si=3WeWuP6ttwF6X0tu
Corso di storia della musica: Addio a Lugano (Addio Lugano bella) 1895
Addio a Lugano (Addio Lugano bella) 1895

"Addio a Lugano" (o "Addio Lugano bella") – Il canto dell’esilio anarchico
"Addio a Lugano", conosciuta anche come "Addio Lugano bella", è una canzone scritta nel 1895 dall’anarchico e poeta Pietro Gori. Questo canto è diventato un simbolo della lotta anarchica e della repressione politica di fine Ottocento.
Contesto storico: l’esilio degli anarchici
Alla fine del XIX secolo, i governi europei temevano l’ascesa del movimento anarchico, che si batteva contro il capitalismo, lo Stato e le ingiustizie sociali. In Svizzera, Lugano era un punto di riferimento per gli anarchici italiani in fuga dalla repressione del Regno d’Italia. Tuttavia, il 15 maggio 1895, il governo svizzero, sotto la pressione delle autorità italiane, espulse un gruppo di anarchici, tra cui lo stesso Pietro Gori.
Costretto a lasciare la città, Gori scrisse questa canzone come un addio amaro e malinconico, denunciando l’ingiustizia della repressione e celebrando la lotta per la libertà.
Il testo e il suo significato
La canzone si apre con un saluto doloroso a Lugano, una città che aveva dato rifugio agli esiliati ma che, per compiacere i potenti, li aveva poi scacciati. Gori usa toni nostalgici e accusa i governanti di servire gli interessi dei potenti, mentre gli anarchici, pur perseguitati, mantengono viva la loro fede nella giustizia e nella libertà.
Il testo è un misto di dolore e fierezza: i perseguitati non si arrendono, ma portano con sé il fuoco della ribellione ovunque vadano. L’ultimo verso sottolinea la speranza in un mondo nuovo, in cui gli oppressi si solleveranno e abbatteranno le ingiustizie.
Diffusione e impatto culturale
"Addio a Lugano" è diventata un inno della resistenza anarchica e operaia, tramandata tra generazioni di militanti. Il canto si diffuse rapidamente nei circoli anarchici e socialisti in Italia e in Europa, accompagnando scioperi, manifestazioni e momenti di lotta politica.
Nel Novecento, è stata reinterpretata da molti artisti della musica popolare, tra cui Giovanna Daffini, Ivan Della Mea e il Nuovo Canzoniere Italiano, mantenendo viva la memoria della repressione politica e della lotta per un mondo più giusto.
Ancora oggi, "Addio a Lugano" resta un simbolo della resistenza contro le oppressioni, un canto che unisce memoria storica e impegno politico, ricordando le sofferenze di chi ha combattuto per un ideale di libertà.
1895 - Addio a Lugano (Addio Lugano bella) [di anonimo \ Pietro Gori] - Pietro Gori (1894)
https://youtu.be/S4ou1pNZPMs?si=rn2BpudzDfANi7BL