1800? - Abballati abballati di anonimo

1800? - Abballati abballati di anonimo
https://youtu.be/-F3ZYjAn8OQ
"Abballati, abballati" è un tradizionale canto popolare siciliano, diffuso sin dal XIX secolo e tramandato oralmente nel repertorio della musica folk dell’isola. Si tratta di un brano energico e coinvolgente, tipico delle feste popolari, che invita alla danza e al divertimento.
Testo e Significato
Il ritornello "Abballati, abballati, ca la vita è un mumentu!" (Ballate, ballate, ché la vita è un momento!) esprime la filosofia siciliana del godere il presente, ballando e lasciando da parte le preoccupazioni.
Nelle strofe, spesso improvvisate dai cantori tradizionali, si trovano riferimenti alla vita quotidiana, all’amore e alla fatica del lavoro, ma sempre con un tono leggero e ironico.
Esempio di versi:
"Abballati, abballati, ca sugnu surdu e cecu,
Si nun ci vegnu iu, ci veni lu me figghiu."
(Traduzione: Ballate, ballate, ché sono sordo e cieco,
se non vengo io, verrà mio figlio.)
Caratteristiche musicali
Melodia: Vivace e ritmata, tipica dei canti da ballo siciliani.
Tempo: Generalmente in 6/8 o 3/4, adatto alla tarantella o alla saltarella.
Struttura: Strofica con ritornello ripetuto e variazioni nei testi.
Accompagnamento: Tradizionalmente eseguita con tamburello, chitarra battente, marranzano (scacciapensieri) e fisarmonica.
Questa canzone è parte della tradizione siciliana e, come molte altre, ha subito adattamenti nel tempo. È spesso eseguita durante le feste popolari, nei matrimoni e nelle celebrazioni religiose. Alcune versioni moderne sono state registrate da gruppi di musica folk e world music, contribuendo a mantenere vivo il repertorio della musica tradizionale siciliana.
"Abballati, abballati" è oggi uno dei brani più rappresentativi della cultura musicale siciliana. Interpretata da artisti folk come Rosa Balistreri e ripresa in contesti contemporanei, rimane un simbolo della gioia e della passione per la vita dell’isola.
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