giovedì 20 marzo 2025

Corso di storia della musica: L'Uva fogarina (Teresina imbriacona)1860?

L'Uva fogarina (Teresina imbriacona)1860?

L'Uva Fogarina (Teresina imbriacona) – Il canto popolare dell’osteria e della ribellione
"L'Uva Fogarina", conosciuta anche come "Teresina imbriacona", è un canto popolare dell'Italia settentrionale, particolarmente diffuso in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Risalente probabilmente alla seconda metà dell’Ottocento, il brano è un vivace esempio di canzone da osteria, caratterizzata da un testo allegro e ironico che si presta a interpretazioni diverse: dalla semplice celebrazione del vino e della baldoria fino a una lettura più profonda legata alla protesta sociale.

Origini e contesto storico
L’origine esatta del canto è incerta, ma le prime testimonianze risalgono alla seconda metà del XIX secolo. La "Uva Fogarina" è una varietà di vite tipica dell’Emilia e del mantovano, caratterizzata da un frutto piccolo e aspro, spesso usato per produrre un vino robusto e dal sapore deciso.

Il brano nasce probabilmente nell’ambiente contadino e delle osterie, luoghi in cui il vino era simbolo di festa, socialità e, talvolta, di ribellione contro le difficoltà della vita. Alcune interpretazioni vedono infatti nella canzone un riferimento ai movimenti di protesta contadina dell’epoca, soprattutto nel contesto delle lotte bracciantili contro i padroni terrieri.

Testo e significato
La canzone si sviluppa intorno a un ritornello coinvolgente e ripetitivo, che invita a celebrare il vino:

"E l'uva fogarina
l’è un bel rampicà,
la Teresina imbriacona
non la posso più amar!"

La Teresina protagonista del brano è una figura ambivalente: può rappresentare semplicemente una donna incline al bere o simboleggiare una classe sociale oppressa che trova nel vino un momento di evasione e libertà.

La canzone può essere letta su più livelli:

Un canto di osteria, che esalta il vino e il divertimento.

Un canto satirico, che prende in giro il malcostume e la sregolatezza.

Un canto sociale, in cui l'uva fogarina diventa il simbolo della fatica contadina e della lotta contro le ingiustizie.

Musica e interpretazioni
La melodia è allegra e incalzante, con un ritmo che richiama le danze popolari e le canzoni da coro delle osterie. È spesso eseguita con strumenti tradizionali come la fisarmonica e la chitarra, e il suo ritmo vivace invita alla partecipazione corale.

Numerosi artisti e gruppi di musica popolare hanno riproposto L'Uva Fogarina, tra cui:

Coro delle Mondine di Novi, che ha mantenuto il carattere popolare del canto.

Gruppi folk dell’Emilia-Romagna, che hanno inserito il brano nei repertori di canti da osteria.

Diffusione e importanza culturale
Oggi, L’Uva Fogarina è ancora eseguita in festival di musica popolare, nelle sagre e nelle osterie, dove continua a essere un simbolo di convivialità e tradizione.

La sua capacità di mescolare ironia, spensieratezza e possibili significati più profondi l’ha resa un pezzo importante della cultura musicale italiana, testimone di un’epoca in cui il canto era uno strumento di aggregazione e, talvolta, di protesta.

1860? - L'Uva fogarina (Teresina imbriacona)
https://youtu.be/3QtWJY5FhhE

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