sabato 21 giugno 2025

Corso di storia della musica: 1973-Roma capoccia

1973-Roma capoccia [di Antonello Venditti]

Autori:

  • Musica e Testo: Antonello Venditti
    Interprete: Antonello Venditti
    Genere: Cantautorale / Pop
    Etichetta: It
    Album: Theorius Campus (con Francesco De Gregori)
    Anno di uscita: 1972 (diventata celebre nel 1973)

Contesto e significato

"Roma capoccia" è il brano che lanciò Antonello Venditti, diventando in poco tempo un inno d’amore per la città di Roma. Scritto in dialetto romanesco, il testo è un’esplosione emotiva, un omaggio alla bellezza struggente della capitale, vista con gli occhi di chi torna dopo essere stato lontano.

La canzone mescola nostalgia, orgoglio e poesia, dipingendo scorci urbani e sensazioni in modo vivido e personale. “Capoccia” è termine dialettale che indica la superiorità, quasi a dire che Roma è la regina delle città, la più bella, quella che non può essere dimenticata.

Struttura e musicalità

  • Tonalità prevalente: Do maggiore
  • Stile musicale: ballata melodica con venature folk
  • Arrangiamento semplice ma suggestivo: piano, archi, flauto.
  • Venditti canta con enfasi e calore, quasi come se parlasse direttamente alla città.

Frase memorabile

"Roma capoccia der monno infame. "

Impatto culturale

  • Divenuta negli anni un classico della romanità, è cantata in stadi, feste popolari, eventi cittadini.
  • Ha fatto da colonna sonora a momenti iconici nella storia culturale romana.
  • È uno dei brani più identificativi di Venditti, ancora oggi parte stabile dei suoi concerti.

Curiosità

  • La canzone fu incisa per la prima volta nel 1972 nell’album Theorius Campus, realizzato a quattro mani con Francesco De Gregori.
  • Il successo esplose l’anno successivo grazie all’interpretazione dal vivo e alla diffusione radiofonica.
  • Venditti ha raccontato che la scrisse in una sola notte, travolto dalla nostalgia mentre era a Milano.
1973-Roma capoccia [di Antonello Venditti]
https://youtu.be/Q9PGiZDLnHI?si=a-eTxRnSUaPY0cl-