venerdì 25 aprile 2025

Corso di storia della musica: 1959 Smoke Gets In Your Eyes

1959 Smoke Gets In Your Eyes

"Smoke Gets In Your Eyes" è una canzone romantica e malinconica che ha attraversato generazioni, diventando un classico assoluto della musica leggera internazionale. Sebbene la sua prima apparizione risalga al 1933 nell'operetta "Roberta" di Jerome Kern (musica) e Otto Harbach (testo), fu nel 1959 che il brano raggiunse la fama mondiale nella versione dei The Platters, scalando le classifiche e diventando una delle ballate più amate del ventesimo secolo.

Le Origini

Scritta nel pieno dell’era del musical americano, la canzone faceva parte della colonna sonora dello spettacolo di Broadway Roberta. La melodia nostalgica di Jerome Kern, uno dei padri del teatro musicale statunitense, e le liriche dolenti di Otto Harbach si fondono per raccontare la sofferenza di un amore finito, in cui il fumo – metafora del ricordo – acceca e confonde la ragione e il cuore.

Già negli anni Trenta, artisti come Paul Whiteman e Irene Dunne (nella versione cinematografica del musical) avevano inciso la canzone, ma fu con l’arrangiamento moderno dei Platters, un gruppo vocale afroamericano, che "Smoke Gets In Your Eyes" trovò una nuova, potente risonanza.

La Versione dei Platters (1959)

Registrata alla fine del 1958 e pubblicata nel gennaio 1959, la versione dei Platters trasformò completamente il brano. Il gruppo, noto per aver portato il doo-wop e il rhythm and blues verso il pop mainstream, reinterpretò il pezzo in una chiave più moderna, con una voce solista intensa (quella di Tony Williams) e arrangiamenti orchestrali struggenti.

Il brano raggiunse il primo posto della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti e scalò le classifiche europee, consolidando la fama internazionale dei Platters. Il loro stile vocale, elegante e carico di pathos, dava nuova vita alla malinconia espressa nel testo:

"They asked me how I knew
My true love was true
Oh, I of course replied
Something here inside
Cannot be denied..."

Questa versione fece della canzone un simbolo della sofferenza amorosa, suonata e cantata in momenti di nostalgia o di riflessione sentimentale. Il contrasto tra il testo poetico e l’interpretazione potente conferisce al brano una carica emotiva senza tempo.

Significato e Simbolismo

Il fumo negli occhi diventa il simbolo del pianto, dell’incapacità di vedere la verità, della confusione che segue la delusione amorosa. La canzone narra di un amore che sembrava autentico ma che si è dissolto, lasciando solo dolore e lacrime. Il testo, seppur semplice, ha una forte valenza universale, parlando al cuore di chiunque abbia vissuto un amore infranto.

Eredità

"Smoke Gets In Your Eyes" è stata successivamente reinterpretata da artisti di ogni epoca e stile: da Bryan Ferry a Nana Mouskouri, da Judy Garland a Sarah Vaughan, fino ad arrivare alle colonne sonore di film e serie televisive. Rimane un capolavoro dell’eleganza melodica e della scrittura sentimentale, un ponte tra l’epoca d’oro del musical e la modernità del pop orchestrale.

Conclusione

La versione del 1959 dei Platters ha cristallizzato "Smoke Gets In Your Eyes" come uno dei grandi lenti d’amore del secolo scorso, capace di commuovere ancora oggi per la sua intensità emotiva e bellezza melodica. È una canzone che parla d’amore e di perdita con voce delicata e struggente, e per questo continua a vivere nel tempo, tra fumo, memoria e poesia. Vuoi che prepari una scheda completa con immagine e codice per Blogger?

1959 Smoke Gets In Your Eyes

https://youtu.be/0JMsBJJS3T4

Nessun commento:

Posta un commento